AGN ENERGIA si impegna per bilanciare la propria impronta idrica e supporta WAMI nella realizzazione di nuove condotte d’acqua potabile in Sri Lanka.
Goccia a goccia si fa il mare, recita un vecchio detto. E noi di AGN ENERGIA, anche nel 2024, abbiamo voluto portare la nostra goccia, rinnovando l’adesione al progetto water equality di WAMI. Il termine water equality è ancora poco conosciuto eppure il suo significato è simile a quello di compensazione nell’ambito delle emissioni di CO2: in questo caso, però, è l’impronta idrica a essere bilanciata attraverso una distribuzione equivalente di acqua potabile, che sarà messa a disposizione delle comunità che non hanno accesso a questa risorsa.
L’Agenda 2030 per un mondo che ha sempre più sete
Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. Questo è l’obiettivo 6 dell’Agenda 2030, che ricorda come l’accesso all’acqua potabile sia tuttora un problema enorme: secondo i dati delle Nazioni Unite, infatti, questo resta un sogno per 663 milioni di persone nel mondo. Non solo: almeno 1,8 miliardi di persone a livello globale utilizzano fonti di acqua potabile contaminate e il 40% della popolazione è colpita dalla scarsità di questa risorsa. Una condizione che, anche a causa del cambiamento climatico in atto, pare destinata a peggiorare.
WAMI e AGN ENERGIA: cosa facciamo insieme
Bilanciare l’impronta idrica generata dai dipendenti di AGN ENERGIA dal 2022 ad oggi ha permesso di portare acqua potabile a 40 famiglie (196 abitanti) per un totale di 70.390.250 litri.
WAMI ha messo a disposizione una pagina web dov’è possibile seguire nello specifico i progetti supportati da AGN ENERGIA. Il più recente si è concentrato in Sri Lanka, nel Distretto Sud di Broadoak, dove l’86% delle famiglie non ha accesso all’acqua potabile. Nel 2024, con il contributo di WAMI, è stato costruito un sistema a gravità per distribuire acqua potabile in comunità che prima si rifornivano tramite precarie condotte o tubature vecchie e inquinate. Portare l’acqua potabile in una comunità, oltre a risultare fondamentale da un punto di vista igienico-sanitario, ha anche un importante risvolto sociale: aumenta l’indipendenza delle donne che, non essendo più costrette a estenuanti tragitti per portare l’acqua a casa, possono andare a scuola e formarsi professionalmente.
Il metodo WAMI per combattere gli sprechi e portare l’acqua
In qualità di B-Corp, WAMI ha come mission quella di agire positivamente sull’ambiente e sulla società, portando acqua potabile a più persone possibili. Lo fa in due modi principali: attraverso i propri prodotti - come le iconiche borracce - a cui corrisponde un quantitativo preciso di acqua potabile donata e tramite progetti realizzati con le aziende partner, che possono così diventare water equal. Il processo di water equality prevede un calcolo dell’impronta idrica aziendale, con due obiettivi principali: analizzare i consumi e, dove possibile, limitarli, ma anche bilanciarli portando l'equivalente dei litri utilizzati nell’ambito aziendale (nei processi, ma anche dai singoli dipendenti) a comunità senza accesso a questa risorsa.
La sensibilizzazione ha un ruolo fondamentale nel progetto: attraverso la web app WAMI ognuno può visualizzare il proprio impatto, prendere consapevolezza dei propri consumi e mettere in atto comportamenti virtuosi per limitare gli sprechi.
Una goccia per ognuno
Per fare il mare d’acqua di cui la terra necessita, ognuno può portare la propria goccia. I dipendenti AGN ENERGIA, ad esempio, grazie al progetto WAMI, hanno ricevuto un codice univoco da inserire sulla web-app di WAMI. In questo modo, utilizzando le tecniche proprie del gioco, hanno iniziato un percorso di sensibilizzazione sull’importanza dell’acqua in Italia e nel mondo. Alla fine del gioco il premio consiste in una maggior consapevolezza che, in diversi casi, si traduce in un cambiamento nello stile di vita. Goccia a goccia, talvolta, si fa il mare.